Fattorie Urbane contro la crisi
In epoca di crisi economica, con stipendi sempre meno sufficienti per arrivare agevolmente alla fine del mese, ritornano idee dal passato: la nostra tradizione contadina che mezzo secolo fa garantiva comunque alla stragrande maggioranza degli italiani, un pezzo di terra da coltivare a ortaggi.
Solo in Italia, migliaia di ettari potenzialmente coltivabili restano infatti abbandonati al degrado contribuendo al degrado e al dissesto idrogeologico del nostro paese.
Se in questa ottica bene o male qualcosa si sta facendo, con finanziamenti o prestiti agevolati per i giovani che vogliono tornare a coltivare, vorrei invece spostare l'attenzione sui terreni, sulle aiuole e su tutti i prati presenti in aree urbane, spesso lasciati al degrado completo o, peggio ancora, imponenti voci di spesa nei bilanci comunali.
Per capire la dimensione di questo fenomeno, vi cito i dati americani della città di Cleveland, la quale, con un grande programma di Urban Farm, ha assegnato la bellezza di 20.000 lotti per un risparmio di gestione sul verde di ben 3 milioni di dollari all'anno.
Programma analogo a Philadelfia dove sono stati assegnati 5200 lotti.
Vorrei citare per diritto di cronaca, anche l'importante programma Food Desert della USDA, che negli Stati Uniti agevola e sostiene chi partecipa ai progetti di riconversione agricola di aree desertiche (molto diffuse negli Stati Uniti, sia per questioni morfologiche, sia per opera dell'uomo).
I vantaggi degli orti urbani
Poter coltivare, anche per soli fine estetici, un piccolo pezzo di terra, crea vantaggi enormi per tutta la comunità.
1) Promozione sociale
Coltivare insieme un pezzo di terreno, piuttosto che collaborare per gestire aiuole e spazi verdi, crea in qualche modo un ritorno alle antiche tradizioni del focolare, consentendo rapporti sociali oggi sempre meno frequenti a causa dei ritmi frenetici della vita e l'uso smodato di tecnologie comunicative
2) Valorizzazione urbana
Avete mai notato che dove c'è sporcizia, le persone in qualche modo si sentono quasi giustificate a gettare a terra carte e immondizia?
Viceversa, trovandosi in aree ben curate, le persone si muovono senza problemi alla ricerca di un cestino.
3) Km Zero e Local Food
Poco pratica nelle piccole aiutole ma già con risultait tangibili in spazi un pò più grandi: la produzione locale di frutta e verdura in orti urbani, potrebbe diventare economicamente interessante per poter usufruire di prodotti agricoli non solo a km zero, ma sicuramente meno costosi rispetto alle normali catene distributive (e parliamo di sconti, su frutta e verdura di stagione, anche del 70%).